24/03/2016

I sacerdoti come intermediari autonominati tra Dio e gli uomini – 8a puntata

I sacerdoti si pongono al di sopra delle altre persone, anche se danno ad intendere che sia diverso. Un simbolo per questo loro comportamento è il pulpito.

Papa Benedetto ricordò le parole del “santo” della chiesa Giovanni di Ars, patrono di tutti i sacerdoti, che insegnò:
“Oh come il prete è grande! (…) Dio gli obbedisce: egli pronuncia due parole e Nostro Signore scende dal cielo alla sua voce e si rinchiude in una piccola ostia (…)“
“Tolto il sacramento dell’Ordine”, – con cui si intende l’ordinazione dei sacerdoti – “noi non avremmo il Signore. Chi Lo ha riposto là in quel tabernacolo? Il sacerdote. Chi ha accolto la vostra anima al primo entrare nella vita? Il sacerdote. Chi la nutre per darle la forza di compiere il suo pellegrinaggio? Il sacerdote. Chi la preparerà a comparire innanzi a Dio, lavandola per l’ultima volta nel sangue di Gesù Cristo? Il sacerdote, sempre il sacerdote.
E se quest’anima viene a morire [per il peccato], chi la risusciterà, chi le renderà la calma e la pace? Ancora il sacerdote … Dopo Dio, il sacerdote è tutto! (…) Egli stesso non si capirà bene che in cielo”.

Secondo quanto insegna la chiesa, Dio ubbidirebbe quindi al sacerdote. Si tratta di uno scherno nei confronti di Dio e del Cristo, in quanto in tal modo gli ecclesiastici vengono posti addirittura al di sopra di Dio. E secondo la chiesa vaticana, ciò vale anche per i preti pedofili.

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