Il metodo ieri e oggi – speciale n°16: La logica diabolica delle armi e il papa.
L’ultima domenica del febbraio del 2022 Papa Francesco, in merito alla guerra in Ucraina, ha parlato della “logica diabolica e perversa delle armi, che è la più lontana dalla volontà di Dio”e ha affermato”Tacciano le armi, Dio, sta con gli operatori di pace e non con coloro che perpetrano violenza”. Tale affermazione è giustificata, tuttavia un religioso come Francesco, nelle proprie affermazioni dovrebbe tener conto anche dell’insegnamento di Gesù di Nazareth, soprattutto della frase “Togli la trave dal tuo occhio prima di aiutare il tuo prossimo a togliere la pagliuzza dal suo”. Pertanto bisogna chiedersi: come stanno le cose in Vaticano a questo riguardo? Se si getta uno sguardo ai trascorsi 1700 anni, la chiesa non ha fatto parte degli operatori di pace. Nel quinto secolo il maestro della chiesa Agostino di Ippona, ha annunciato la dottrina della presunta “guerra giusta”, valida ancora oggi secondo i suoi dogmi. In questo programma dopo un breve excursus storico, si evidenzia come il Vaticano da secoli agisce proprio secondo questa “logica perversa delle armi”, continuando a perseguire la strategia di condannare le guerre a parole, ma di promuoverle nella pratica, in base alla sua stessa dottrina della “guerra giusta”. Ad es. nel marzo 2022, la Conferenza episcopale tedesca, ha accolto come “eticamente giustificabili” le forniture di armi della Germania all’Ucraina, nel conflitto contro la Russia. Gesù di Nazareth tuttavia ha insegnato: “Il vostro parlare sia sì, sì, no, no. Tutto il resto è il malvagio”. In quest’ottica, le affermazioni della Chiesa sono esempi di malvagità.
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